DISPLASIA DELL’ANCA


Si tratta della patologia molto probabilmente più conosciuta e dibattuta,il vero spauracchio di qualsiasi acquirente di un cucciolo di pastore tedesco. Purtroppo quasi sempre accostata a questa razza.

Nessun Allevatore potrà mai garantire di escludere tale patologia in un cucciolo! Sfatiamo il mito che di tale problematica ne soffre solo il pastore tedesco! È una grande bugia popolare, ovvero moltissime razze di cani di media-grossa taglia soffrono di tale problema Labrador -golden retriver- mastini- bordier- collie ecc...

Nel pastore tedesco invece, da alcuni decenni grazie alla società specializzata la S.A.S.(Società amatori Sch�ferhunde), tale fenomeno si è ridotto e si cerca di arginare e migliorare sottoponendo a lastre ufficiali tutti i soggetti che partecipano a competizioni e campionati nazionali ed esteri e che naturalmente in futuro diventeranno fattrici e stalloni nei vari allevamenti. Ciò consente agli allevatori di mettere in riproduzioni solo maschi e femmine esenti ufficialmente da tale patologia, e più ancora pure i nonni, trisnonni e via dicendo come da pedigree si può verificare, così da limitare al minimo e cercare di migliorare nel tempo la percentuale di incidenza di tale patologia (che attualmente si attesta sul 20per cento circa).

La displasia dell’anca, o più precisamente displasia coxo-femorale, è una patologia di carattere ereditario di tipo poligenico ovvero a determinare la malattia concorrono molti geni,e questo rende molto difficile un suo controllo genetico,è pertanto ereditaria,con coefficente di ereditabilità pari a 0,3-0,6,ma non congenita. Ci sono altri due fattori oltre a quello genetico ,quindi che incidono su tale patologia che sono quello ambientale dove vive il cucciolo, che tipo di attività fisica svolge al momento della crescita (troppo intensa ed eccessiva) e quello alimentare, ovvero una cattiva alimentazione, sovralimentazione,un ritmo di crescita accelerato ed il sovrappeso.

L’articolazione dell’anca è anatomicamente composta da strutture ossee che sono la testa del femore e l’acetabolo e da elementi contenitivi rappresentati dal legamento rotondo,dalla capsula articolare,e dai muscoli glutei.La patologia provoca modificazioni a carico di tutte queste strutture ed il loro interessamento contemporaneo o a stadi diversi produce il grado della malattia ed il disturbo funzionale. L’altro aspetto importante della comparsa della displasia sono le modificazioni ossee,queste rappresentano l’evoluzione cronologica delle alterazioni legamentose e cartilaginee .Teniamo ben presente che la chiusura delle cartilagini di accrescimento avviene normalmente intorno ai 6-12 mesi di età,ed in una razza di taglia grande come il pastore tedesco,tale limite è decisamente spostato verso i 10-12 mesi. Prima della chiusura l’acetabolo e la testa del femore sono strutture particolarmente malleabili,in un cane displasico si ha un difetto di adattamento della testa del femore con la cavità acetabolare durante il movimento. La perturbazione biomeccanica causa con il tempo un rimodellamento osseo anomalo con conseguente perdita della congruenza. La stessa testa a causa dei movimenti anomali tende a perdere la sua forma sferica e ad appiattirsi progressivamente,questo associato all’appiattimento ed allargamento della cavità acetabolare,provoca un aggravamento della sub lussazione.Dopo un intervallo di tempo variabile in base alla gravità della patologia,al peso dell’individuo ed all’entità dell’attività fisica,lo scorretto funzionamento dell’articolazione causa la comparsa del fenomeno artrosico,che provoca la comparsa di nuove modificazioni articolari.

Per quanto riguarda la diagnosi a causa della natura evolutiva della malattia,la certificazione di esenzione o del suo grado può essere effettuata solamente con il raggiungimento della maturità scheletrica,che per il pastore tedesco è fissata ai 12 mesi di età. Al compimento dei 12 mesi di età il pastore tedesco come la maggior parte delle razze,può essere sottoposto all’esame radiografico ufficiale, che in Italia viene effettuato dalla Ce.Le.Ma.Sche e dai veterinari da questa autorizzati, per valutare e certificare il grado di esenzione della displasia. La congruenza articolare viene valutata con la misurazione dell’angolo di Norberg,con la valutazione della copertura acetabolare,e la determinazione della lassità articolare. L’angolo di Norberg è il parametro decisamente più conosciuto da parte dei proprietari e spesso erroneamente considerato come l’esclusivo fattore da considerare per la determinazione della displasia.Si ottiene evidenziando in primo luogo l’effettivo bordo craniale dell’acetabolo,poi determinando, tramite i cerchi concentrici del goniometro,il centro geometrico della testa del femore,e misurando l’angolo formato tra la retta che unisce i due centri della testa ed il bordo craniale effettivo dell’acetabolo.Soggetti normali presentano angoli pari o superiori a 105°,la diminuzione dell’angolo evidenzia una progressiva sublussazione della testa del femore,fino ad arrivare in corso di media o grave displasia ad angoli di 90° o inferiori.

La valutazione della morfologia dei capi articolari,prevede l’esame della forma del bordo acetabolare cranio-laterale,la profondità della cavità acetabolare, la forma del collo e della testa del femore.

La valutazione dei segni dell’artrosi prende in considerazione la sclerosi subcondrale,la linea di Morgan,osteofiti su testa e collo,osteofiti sul bordo acetabolare.Si tratta sempre di espressione di processi infiammatori in atto che indicano la possibile o avvenuta degenerazione artrosica.

La FCI stabilisce per la displasia dell’anca i gradi: A-B-C-D-E:
  • il grado A, corrisponde ad un giudizio di normale o esente da displasia e sono quei soggetti che a 12 mesi presentano teste del femore ed acetabolo perfettamente congruenti,con angolo di Norberg pari o superiore ai 105°,con un bordo craniale dell’acetabolo affilato ad andamento curvilineo tendente ad abbracciare la testa del femore,la quale si presenta sferica,non sono ovviamente presenti segni di infiammazione.
  • il grado B, corrisponde al giudizio di quasi normale,in questi soggetti si può avere una testa del femore ed acetabolo non perfettamente congruenti con angolo pari o uperiore a 105°,oppure una testa ed acetabolo congruenti ma con angolo inferiore ai 105°.Si ha un margine craniale non più affilato,ma leggermente arrotondato ed anziché essere curvilineo.
  • il grado C o di leggera displasia,rappresenta l’ultimo grado di esenzione previsto nel pastore tedesco,l’angolo di Norberg in genere è intorno ai 100°,il margine carniale dell’acetabolo appiattito.Si notano leggere modificazioni infiammatorie della testa che non sarà più sferica ma tende ad essere angolosa o leggermente appiattita,sono presenti segni infiammatori e/o lievissimi segni artrosici a carico dell’acetabolo o del collo femorale.
  • il grado D o di media displasia,rappresenta il primo livello patologico,avremo un’articolazione palesemente incongruente,addirittura è presente il quadro di un’evidente sublussazione,l’angolo di Norgerg sarà compreso tra 90 e 100°,il bordo craniale dell’acetabolo è decisamente appiattito,e saranno presenti i segni tipici dell’artrosi,come sclerosi e presenza di osteofiti.
  • il grado E o di grave displasia,presenta articolazioni con segni evidenti di sublussazione fino alla lussazione completa,il quadro morfologico è dominato dalle deformazioni artrosiche,l’angolo di Norberg sarà inferiore ai 90°,l’appiattimento del bordo craniale acetabolare raggiunge i livelli massimi,la testa del femore fortemente deformata tende ad assumere la forma a fungo.